Il mercato degli NFT (Non Fungible Token) è sicuramente uno degli argomenti più ‘scottanti’ degli ultimi mesi: un trend in continua crescita che coinvolge un pubblico sempre più amplio.
L’argomento ‘NFT’ sembrerebbe essere stato particolarmente sdoganato: dalle star del cinema ai campioni sportivi, dagli YouTubers ai salotti televisivi, tutti ne parlano, ognuno mostrando i propri acquisti digitali e le proprie vendite, le quali giorno dopo giorno, attraggono persone nel famoso mercato ‘borderline’ tra collezionismo e speculazione.
Il dilagare di questa nuova tecnologia, promossa e sponsorizzata quasi come un’onda anomala sul grande pubblico, ha generato numerosi inconvenienti, in particolare dati dalla carenza o totale mancanza di norme regolatorie a tutela dei consumatori, mostrando così il lato oscuro della medaglia.
Attualmente, una delle maggiori problematiche a risolvere, è la quantità eccessiva di truffe. Opensea (la più grande piattaforma di compravendita di NFT al mondo) ha recentemente dichiarato che quasi l’80% delle opere ‘custodite’ all’interno della stessa sono plagiate, spam o appartengono a collezioni false. Come conseguenza a questo fenomeno, la piattaforma ha deciso di creare un canale ufficiale per denunciare qualsivoglia problematica e tentare di risolvere internamente senza coinvolgere terze parti.
Esistono però anche altri metodi per far valere i propri diritti di fronte a eventuali truffe:
- Il metodo più comune è effettuando una denuncia alle autorità competenti per via civile, specificando la tipologia di infrazione in materia di violazioni dei diritti d’autore e/o la sottrazione dell’opera, esattamente come avverrebbe come per un’opera fisica. Il problema di questa tipologia di ricorso è la tardività, infatti dopo la denuncia, la risoluzione e quindi l’indennizzazione al malcapitato può arrivare dopo oltre 1 anno.
- Nel mercato degli NFT, così come in quello delle crypto, operano vere e proprie organizzazione criminali. Per tale motivo è possibile denunciare anche per via penale nel caso di truffe di grandi dimensioni (in termini di valore economico o di entità) in cui spesso sono coinvolte gruppi di persone o società.
- Esiste una terza opzione, teoricamente la più rapida, per risolvere controversie di questo tipo ed è affidandosi all’Arbitrato Internazionale o alla Corte Arbitrale in materia cripto, le quali nel prossimo futuro, dato l’accrescere degli NFT e delle crypto, diventeranno organizzazioni sempre più comuni e alla portata di tutti. In questo caso si può accedere ad un servizio di arbitrato, dove uno o più esperti sul tema decidono i responsabili del contenzioso. Per questa tipologia di risoluzione però bisogna che ci sia un accordo sulla modalità d’arbitrato da ambedue le parti ed attualmente i costi di gestione sono elevati.
Eri a conoscenza di questo fenomeno? Conoscevi le diverse modalità? Facci sapere la tua nei commenti!