Il suolo coltivabile è di per sé scarso e deve sfamare una popolazione che non smette di crescere. Inoltre deve far fronte a condizioni climatiche che ne rendono sempre più difficile la produzione. Una possibile soluzione al problema potrebbe essere presto trovata negli coltivazioni verticali: un’opzione che consente di produrre verdura in qualsiasi luogo senza considerare il clima.
E’ sicuramente una nuova e interessante opportunità per fare business: l’agricoltura verticale dovrebbe crescere fino a 9.700 milioni di dollari in tutto il mondo entro il 2026, rispetto ai 3.100 milioni di dollari nel 2021.
In sostanza, i giardini verticali indoor sono un metodo di coltivazione che permette di piantare un gran numero di prodotti in uno spazio ridotto, utilizzando dei vassoi che arrivano fino al tetto degli impianti. In questo modo si riesce ad ottenere prodotti freschi, coltivati localmente, con una rapida commercializzazione, che possono essere raccolti tutto l’anno, privi di pesticidi e in qualsivoglia condizioni meteorologiche.
Le aziende specializzate in questo tipo di agricoltura hanno interessanti piani di espansione. Un esempio è Plenty, l’azienda che ha appena costruito un magazzino di oltre 8.820 metri quadri in California e, insieme ad un altra azienda operante nello stesso settore, ha l’obiettivo di realizzare una coltivazione di frutta per produrre fragole, frutti di bosco e ananas. Il supermercato più grande degli Stati Uniti, WallMart, ha creato una partnership con l’azienda Plenty per iniziare a commercializzare questa tipologia di prodotti.
Un altro esempio potrebbe essere il produttore di serre AppHarvest, recentemente quotato in borsa, il quale sta puntando ed investendo milioni di dollari su questa tipologia di coltivazioni poiché crede fermamente che sarà la rivoluzione agricola del secolo.
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