In Italia sono stati messi in vendita 16mila ettari, con un valore minimo di almeno 255 milioni di euro, che potrebbero coinvolgere 624 potenziali aziende agricole interessate. È infatti al via il quarto bando della Banca nazionale delle Terre Agricole, lo strumento dell’ente pubblico Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, che mira a reimmettere terreni nel ciclo produttivo, per garantire un’opportunità a chi vuol investire.
Tornare a coltivare le terre non più usate
L’obiettivo infatti, sfruttando terreni derivanti da operazioni fondiarie di Ismea, è metterli di nuovo in vendita così da attivare un circolo virtuoso e sperare di avvicinare soprattutto giovani imprenditori. Uno strumento pensato anche per semplificare l’iter a chi vuole investire sull’agricoltura, ma che si basa anche su un approccio innovativo e sostenibile.
Dove sono le terre in vendita
Dei 16mila ettari, divisi in terreni con superficie media di 26 ettari, molti sono nelle regioni del Sud Italia e nelle Isole: in particolare il 72% dei terreni si trova in Meridione, metà solo tra Sicilia, Basilicata e Puglia, numeri importanti anche per il Centro, rappresentato in particolare dalla Toscana, con il 17% dei terreni, mentre poco meno del 10%, quel che resta, si divide tra Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria.
Come fare per comprare le terre
Sarà possibile candidarsi fino al 7 settembre: chi è interessato a intraprendere un percorso nell’imprenditoria agricola, ma anche ampliare la propria azienda a nuove colture, potrà candidarsi grazie a uno sportello telematico, dove potrà anche vedere i diversi lotti in vetrina. È sufficiente andare sul sito internet dove sono esposti tutti i terreni messi a disposizione dal bando, oltre al terreno ci saranno anche dettagli sulla tipologia di coltura.
Bonus per i giovani contadini
Inoltre per questo bando è previsto l’incremento del numero complessivo dei tentativi di vendita da tre a quattro, con la possibilità per i terreni al quarto incanto di presentare offerte libere sia al rialzo sia al ribasso rispetto al valore a base d’asta. Non solo: è stata prevista anche l’estensione dei termini per la presentazione della manifestazione di interesse da 60 a 90 giorni. Bonus per gli under 41: è concessa la possibilità di pagare il prezzo del terreno con rate semestrali o annuali, per un massimo di 30 anni.