Prestazione occasionale 2020/21: vantaggi e limiti

prestazione occasionale
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Sicuramente ti sarà capitato di offrire alcuni dei tuoi servizi o competenze professionali ad aziende o ad altri lavoratori. Indipendentemente dalla tua professione, se offri delle prestazioni lavorative retribuite, devi tenere conto che i pagamenti devono essere sempre registrati e sottoposti al pagamento dei contributi, così come avviene sotto contratto da dipendente, altrimenti il pagamento risulterà ‘in nero’ ovvero illegale; ma se ti dicessimo che esiste un modo con il quale non è necessario pagare i contributi se il lavoro è occasionale e saltuario?

Ebbene, esiste un modo e si chiama “prestazione occasionale”. 

La prestazione occasionale è una prestazione di lavoro che effettuiamo nei confronti di una azienda o una persona in modo saltuario e sporadico, quindi non in maniera continuativa nel tempo. Essa è esente tasse fino ad un tetto massimo di 5000 euro, superato il quale invece bisogna sottoporre la retribuzione ad una percentuale di tassazione. Inoltre, è l’unico modo per ricevere i pagamenti in modo lecito, senza avere un contratto ‘normale’ da dipendente e senza dover aprire la partita IVA. 

I tipi di contratto

La prestazione occasionale però può essere ‘avviata’ solo se rispetta una delle seguenti tipologie di contratto di lavoro occasionale. Esistono due tipi e sono detti ‘autonomo’ e ‘accessorio’.

  • Il lavoro occasionale autonomo è un tipo di contratto che prevede attività lavorative sporadiche, non continuative. Per quanto concerne il fisco, il reddito viene definito sotto la voce ‘redditi diversi’. 
  • Lavoro occasionale accessorio è un tipo di contratto che prevede anch’esso attività lavorative saltuarie ed è totalmente esente dal pagamento dei contributi INPS. Inoltre non incide sulla propria posizione lavorativa.

Limiti della prestazione occasionale

Ovviamente è stato posto un tetto massimo di guadagno sotto cui si può intendere una prestazione occasionale ed è pari a 5000 euro, da intendere come guadagno lordo, superato il quale bisognerà provvedere a pagare i contributi. E’ molto interessante notare che superato il tetto massimo di 5000 euro, non sarà comunque necessario provvedere ad aprire una partita IVA, in quanto il pagamento dei contributi avverrà lo stesso, in maniera autonoma: il lavoratore che supererà la soglia di euro 5000 durante l’anno solare, dovrà provvedere a pagare 1/3 dei contributi all’INPS, mentre il ‘datore’ dovrà versare i 2/3 rimanenti.

Come si crea un contratto per la prestazione occasionale?

Nella quasi totalità dei casi, quando si inizia una prestazione occasionale per qualcuno, si realizza l’accordo solo sotto forma verbale e non scritta, risultando così non sicura al fine della tutela legale di chi presta il lavoro e di chi lo contrae, per lo più risultando quindi illegale. E’ quindi importante e necessario, al momento dell’avvio della prestazione di lavoro occasionale, provvedere a scrivere in maniera esplicita la tipologia di contratto che si sta avviando, seguendo il format scaricabile direttamente da sito ufficiale dell’INPS (in FAC SIMILE) e accedendo al servizio dedicato. 

Il contratto da stipulare in forma scritta

Il ‘contratto’ da stipulare per la prestazione occasionale, prevede che si scrivano i dati anagrafici e fiscali sia del lavoratore che del datore di lavoro, esplicitando anche il luogo di residenza di entrambi. Inoltre è importante specificare il numero della ricevuta, la descrizione precisa della prestazione occasionale che si realizzerà, il compenso lordo e netto e specificando che “la prestazione è di natura occasionale ed è esclusa dall’applicazione dell’IVA ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 633 del 26 ottobre 1972”. Infine, firmare e datare. Ricordarsi inoltre di realizzare due copie per il contratto e per ogni ricevuta realizzata, così da possedere entrambi (lavoratore e datore) una copia originale. 

Perché è importante stipulare il contratto in forma scritta ed esplicita?

E’ importante poiché oltre a risultare a tutti gli effetti, una prestazione lavorativa legale e quindi essere ‘in regola di fronte al fisco, è importante anche per ottenere il pagamento della retribuzione da parte del datore di lavoro, quindi in soldoni essere tutelati di fronte alla legge nel caso di mancato pagamento o di altri problemi che possano insorgere tra gli stipulanti durante il periodo di lavoro, il quale non può superare i 30 giorni solari, così come specificato nell’art. 61 del D.Lgs. 276/2003 e l’art. 4 della legge 30.

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