Quanto costa costruire una Formula 1

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La Formula 1 è ripartita, ma quanto costa averne una? I più importanti marchi dell’automobilismo sono tornati a sfidarsi sul circuito del Bahrain, ma mentre le monoposto correvano a oltre 300 all’ora abbiamo provato a fare i conti in tasca alle squadre per scoprire quanto si spende per costruire una F1 e quanti soldi vanno in fumo se un pilota la distrugge. Da diversi anni nel “circus” si discute di riduzione delle spese e per il 2021, complice la pandemia da Covid-19, si è deciso di introdurre un budget cap: tutti i team infatti avranno una possibilità di spesa massima 145 milioni di dollari, pari a 114 milioni di euro. In questa cifra però sono compresi anche i costi della squadra, dal personale al marketing, passando per l’organizzazione.

Quanto costa una Formula 1

Partiamo però da quanto costa in concreto costruire una vettura da Formula 1. Secondo una stima fatta da SportRush, sito gestito da un gruppo di laureati del Indian Institute of Foreign Trade appassionati di sport, nel 2020 il costo si aggirava sui 10 milioni di dollari, ma le cifre diffuse nel 2019 sul costo di una Ferrari era di oltre 16 milioni di euro. La parte più costosa è la Power Unit, cioè quel complesso sistema che ha sostituito nelle monoposto il classico motore, che arriva a costare ben 14 milioni di euro. L’investimento sul propulsore insomma occupa quasi il 90 per cento. Al secondo posto tra le componenti più costose c’è il telaio, 600mila euro (nel 2013 la spesa era doppia) e al terzo invece il cambio, con i suoi 440mila euro.

Molto più bassa è la spesa per la parte aerodinamica: 130mila euro costa l’ala anteriore e 75mila quella posteriore. A pesare nel budget è invece il serbatoio, con 115mila euro, mentre il volante arriva a 47mila euro, le gomme circa 2,4 mila euro e i sistemi di protezione della testa (noto come Halo) costa 15mila euro.

Quanto costa partecipare al Mondiale di F1

Ogni anno la cifra che ogni team spende per iscriversi al campionato mondiale di Formula 1 varia. La spesa per farlo infatti varia, in parte a seconda del posizionamento nell’anno precedente: insomma chi va meglio spende di più. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo As la quota fissa per il 2021 è di 465mila euro, mentre per per ogni punto conquistato l’anno precedente si spendono 4mila e 670 euro, vincere costa di più però: infatti la squadra campione del Mondo spenderà 5mila e 600 euro per punto. Per fare qualche esempio: nel 2021 la Mercedes spenderà circa 3,67 milioni di euro, meno dell’anno precedente perché si sono fatti meno Gp e quindi anche i vincitori hanno conquistato meno punti di 12 mesi fa.

Cosa succede con il budget cap in F1

Con l’introduzione di limiti ai costi dei team di F1 si sono rivelati necessari importanti tagli nelle spese. Con la pandemia molte squadre hanno iniziato a tagliare sul personale: McLaren lo ha fatto già nel luglio 2020, ma i Ferrari, Mercedes e Red Bull dovranno ridurre i lavoratori dedicati a progetti Formula 1 di almeno 150 unità, ma potrebbero arrivare anche a 200. Ferrari e Mercedes finora avevano quasi mille dipendenti ciascuno, almeno 950, mentre Red Bull si ferma 860, McLaren a 760 e Renault a 625. Altre squadre come la Aston Martin o la Alfa Romeo invece non dovranno fare tagli perché hanno rispettato già in passato il tetto degli investimenti.

Nessun tetto per i piloti

Secondo l’analisi realizzata dal sito Motorsport però le squadre più importanti continueranno a spendere almeno 250 milioni di euro perché nel budget cap non sono comprese alcune voci: ad esempio gli stipendi dei piloti, dei tre top manager, delle power unit, le spese di marketing, i costi di gestione delle sedi e la loro manutenzione, ma anche i costi legali, i leasing, il pagamento delle superlicenze e i bonus di fine anno.

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