Avere Spid serve a risparmiare tempo con la burocrazia, ma anche accedere a bonus, agevolazioni e opportunità offerte dalla pubblica amministrazione. Le credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (questo vuol dire la sigla) sono richieste ormai da quasi ogni ente per accedere ai servizi online, dalla prenotazione degli esami medici al pagamento delle multe di molti comuni: per questo crearsi l’identità digitale per parlare con la Pa conviene.
I modi per crearla sono tanti: ci sono 9 società, chiamate “identity provider” che offrono questo servizio e sono elencate sul sito del governo. Alcuni costano (fino a 20 euro), altri richiedono di raggiungere un ufficio, ma altri si possono fare seduti davanti al proprio computer, o anche al telefono, basta avere un microfono e una webcam e i propri documenti.
Quello che faremo quindi è spiegarvi come ottenere il proprio Spid gratis senza spendere nulla. Farlo è piuttosto semplice, ma prima è importante chiarire quali caratteristiche ha questa identità e a cosa serve averla.
I livelli di sicurezza di Spid
Ci sono infatti tre livelli di sicurezza che, oltre ad aver diversi metodi di accesso, permettono di usufruire di differenti servizi. Il livello 1 si ottiene con una autenticazione attraverso la creazione di username e password per entrare nel sistema. Il livello 2, invece, arriva creando username, password, ma per accedere ai servizi bisogna generare anche un codice Otp, attraverso una app o una chiavetta simile a quelle messe a disposizione dalle banche. Per poter entrare nel sistema l’autenticazione di livello 3 prevede l’utilizzo anche di una smartcard: “richiede un supporto fisico particolare che gestisce delle chiavi crittografiche, tale supporto può essere una smart card o un dispositivo per la firma digitale remota (HSM)” spiegano dal governo. Si utilizza per le operazioni più complesse e delicate con la pubblica amministrazione, ma la maggior parte degli “identity provider” si limita ai primi due livelli. Ad oggi solo Aruba, Poste Italiane e Sielte garantiscono anche questa chiave di sicurezza.

Come risparmiare tempo con Spid
I servizi messi a disposizione dalla pubblica amministrazione online attraverso Spid sono tantissimi. La maggior parte delle regioni ha creato dei portali dove si possono trovare tutte le funzioni messe a disposizione, a seconda dei livelli di autenticazione. La maggior parte delle pratiche dell’Inps, che di solito chiedono ore di coda agli sportelli, si possono fare sul portale accedendovi con le credenziali Spid, risparmiando tempo prezioso. Dalla richiesta di disoccupazione, a quelle degli assegni familiari, sono davvero tante le operazioni disponibili.
Un’altra fetta importante di opportunità riguarda i servizi sanitari: prenotazioni di visite ed esami specialistici con le Asl, ma anche la consultazione del proprio fascicolo sanitario, fino alla disponibilità di referti e risultati di esami.
Con Spid si possono iscrivere i figli a scuola o all’asilo, ci si può immatricolare nelle università statali, ma anche chiedere i bonus. Dal bonus cultura alla carta del docente per acquistare libri e altri prodotti editoriali, sono tutti benefici che si possono ottenere online con Spid.
E poi tutte le opportunità offerte dal “cassetto fiscale” cui si può accedere proprio con l’identità Spid.
Cosa serve per ottenere Spid
Per avere Spid bisogna aver compiuto 18 anni, un indirizzo email valido e un numero di cellulare per essere rintracciabili. Ma soprattutto durante le operazioni di creazione dell’identità digitale saranno chiesti due documenti. Uno di identità: può andar bene la carta d’identità, la patente, il passaporto o, per chi non è un cittadino italiano, il permesso di soggiorno. È importante verificare che questi documenti siano validi e non scaduti. L’altro documento necessario è la tessera sanitaria per permettere di vedere il codice fiscale. Come già detto prima è utile, per le procedure a distanza, avere con sé un pc con webcam o uno smartphone per poter fare le videochiamate.
Quali sono gli Identity provider
Attualmente sono 9 le società che lo Stato ha autorizzato a fornire questo servizio. Si tratta di Aruba, InfoCert, IntesaId, Lepida, Namirial, Poste Italiane, Sielte, SpidItalia e TimId. Le modalità di registrazione si differenziano tra quelle che si possono fare da remoto o di persona e, soprattutto, tra quelle gratuite e a pagamento.
Per scegliere il provider bisogna tener conto delle modalità di riconoscimento richieste: alcuni chiedono la carta d’identità elettronica (Cie), altri la firma digitale o la carta nazionale dei servizi (Cns) che è per tutti la nuova tessera sanitaria con chip, mentre alcuni si accontentano dei documenti fisici da mostrare di persona o via webcam. Dallo stesso sito del governo arrivano alcuni consigli: “Se sei già cliente di uno degli Identity Provider, potresti avere un flusso di registrazione semplificato – scrivono – Se sei un cittadino italiano residente all’estero, fai attenzione a chi offre il servizio per l’estero”. La decisione su quale scegliere riguarda principalmente le esigenze personali, ma anche la fretta che uno ha di avere Spid.

Come fare per ottenere Spid
Una prima parte è, praticamente, per tutti i provider online. Ci si deve collegare al portale dedicato, scegliere l’operatore che si ritiene più adatto alle proprie esigenze e da lì si sarà indirizzati sulla pagina per le operazioni online che tutte le procedure richiedono, anche quelle per le quali è necessario fissare poi un appuntamento di persona. A questo punto si tratta di scegliere il livello di autenticazione che si vuole ottenere, inserire i propri dati personali e i numeri identificativi dei documenti che si useranno per la registrazione. Completata questa parte “comune”, le cose cambiano a seconda dell’identity provider prescelto.
La parte differenziata si può svolgere in tre modi. In presenza, prendendo appuntamento negli uffici dell’azienda dove un operatore verificherà la documentazione e vi fornirà le credenziali per usare Spid. Oppure online: in questo caso diversi servizi sono a pagamento quando si tratta di effettuare la verifica dei documenti di identità tramite una videochiamata con un operatore a distanza, sempre su appuntamento da concordare al momento del completamento della prima parte. Invece è gratuito, quasi sempre, quando si tratta di ottenerlo attraverso la firma digitale (che però non tutti hanno), la carta d’identità elettronica o la carta nazionale dei servizi, cioè la tessera con il codice fiscale e chip che va inserita in un lettore. Questa terza opzione è più complicata perché servono dei lettori che appunto non sono di così immediata disponibilità.